Prima di tutto mi chiedo se sia possibile insegnare l'etica. Forse si, trasmettendo valori base condivisi ed universali, ma quante volte corriamo il rischio di "adattare" questi valori, al fine di farci rientrare il nostro comportamento. La non completa congruità del nostro comportamento con i valori che cerchiamo di trasmettere o insegnare, diviene l'elemento fondamenale del fallimento.
Non di rado ascolto discorsi teorici, talmente teorici che chi li pronuncia non vive assolutamente in base a quelle toerie.
Quando poi i valori vengono in contatto con gli affari ecco che il divario tra il dire ed il fare diviene un baratro. Mantenere un'etica corretta cercando di guadagnare può apparire a prima vista una contraddizione, ma nella realtà credo che professionalità, serietà ed onestà alla fine paghino, il guaio è che in un contesto sociale in cui sembrano essere i furbi quelli che hanno la meglio, la correttezza impiega molto più tempo ad essere apprezzata come valore aggiunto.
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