Forse apparirà lapalissiano, ma ci rendiamo conto di quando e cosa stiamo facendo ?
Ieri mattina mentre partivo per andare in ufficio ho acceso la radio e trasmettevano "I migliori anni della nostra vita" di Renato Zero: è stato un attimo di illuminazione, ho ripensato alla sera precedente, in cui mi ero arrabbiato con i miei figli per stupidi errori commessi, in realtà solo sfogando il nervosismo che una giornata di lavoro aveva lievitato.
Troppo con frequenza perdiamo la consapevolezza dell'attimo che sfugge dell'istante che non ritornerà e compiamo azioni sbagliate. Il buon senso non si manifesta e la follia di una corsa senza traguardo attira tutta la nostra attenzione. Se qualcuno sta leggendo questo mio post gli chiedo di fermarsi e contare fino a 60. Un minuto circa di "ferma tutto". Un minuto da non dedicare a niente se non a se stessi ed alla consapevolezza che un gesto dolce non fatto ad una persona cara o anche ad uno sconosciuto non avremo più il tempo di farlo, non esiste un riavvolgimento, un replay da modificare. I migliori anni della nostra vita sono qui, adesso e ora sempre.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento